Voto impresso: Bolsonaro contro parole del Ministro Barroso

Il ministro Barroso, presidente della Corte Elettorale Superiore del Brasile, (corte che giudica e organizza le elezioni in Brasile, una specie di Viminale e TAR assieme) si è espresso contro il voto stampato affermando che il voto stampato metterebbe a repentaglio la riservatezza e la libertà di voto.
[In Brasile il voto è elettronico, ma non esiste nessuna prova che realmente il voto sia stato espresso in quella maniera. Il Presidente Bolsonaro quando era ancora deputato e dopo una constatazione di fraude, nell'elezione precedente a quello che lo ha consacrato presidente, aveva chiesto e consigliato di imprimere al momento del voto un tagliando che riportasse il voto appena effettuato, che poi sempre all'atto della votazione veniva inserito dallo stesso in una urna. Il controllo sarebbe stato elettronico, ma In caso la votazione avesse avuto un risultato eccezionalmente differente dagli exit poll si poteva svolgere un nuovo conteggio dei voti cartacei (stampati), tutto in favore della trasparenza e della democrazia]
Questa posizione ha fatto infuriare il Presidente della Repubblica Bolsonaro, che nella sua ultima diretta LIVE ha risposto alla dichiarazione del giudice, ricordando che nel 2015 il Congresso Nazionale (Camera + Senato) avevano annullato un tentativo di emenda contro il voto stampato, che doveva essere utilizzato già nel 2018, e che è stato poi annullato dal STF (Corte Federale Superiore - O Corte Suprema) il presidente ha detto:
"Non è successo perché il STF (Corte Federale Superiore) ha deciso di dichiarare sul voto impresso incostituzionale. Perché incostituzionale? Quale paese adotta il voto elettronico? Non c'è, solo il Venezuela ... La Germania non ha accettato, perché il problema è la sfiducia, la mancanza di trasparenza", e anche "Hanno paura? Si sono messi d'accordo per le frodi nel 2022?", chiaramente riferendosi alle elezioni per la presidenza del 2022 e facendo un chiaro riferimento alle accuse di fraude nelle elezioni americane.
Djàvlon
Fonte e video Jornal da Cidade Online ; Wikipedia
La locuzione votazione elettronica, o e-voting (dall'inglese «electronic voting»), indica i diversi metodi finalizzati a permettere l'espressione del voto e il conteggio delle preferenze attraverso tecnologie elettroniche e informatiche. La votazione elettronica può essere effettuata presso postazioni dedicate, per mezzo di Internet, per telefono, mediante schede perforate o sistemi a scansione ottica.
Il voto elettronico può presentare vantaggi e svantaggi rispetto ad altre modalità di voto. Alcuni sistemi di voto elettronico, in particolare, hanno manifestato scarsa affidabilità e trasparenza: svariate nazioni - come la Germania, i Paesi Bassi e il Regno Unito - hanno pertanto abolito la votazione elettronica oppure hanno rinunciato ad adottarla su larga scala per consultazioni pubbliche di carattere politico-istituzionale. Le autorità norvegesi hanno interrotto definitivamente ogni forma di sperimentazione del voto elettronico nel 2014, dopo oltre un decennio di verifiche, ritenendo che la votazione elettronica non offrisse garanzie sufficienti in termini di libertà e segretezza del voto.
Le problematiche riguardano la garanzia e verificabilità di un voto personale, eguale, libero e segreto. La segretezza del voto è l'aspetto principale. ........
È stato dimostrato che, man mano che i sistemi di voto diventano più complessi ed includono software, è necessario gestire un aumentato rischio di esposizione a diversi tipi di frode. Da un punto di vista teorico altri contestano che un individuo non sia in grado di verificare le operazioni che sono in corso all'interno di una macchina elettronica e poiché le persone non possono verificare queste operazioni, le operazioni stesse non possono essere percepite come affidabili. Inoltre, alcuni esperti informatici hanno argomentato la nozione più generale che un individuo non possa fidarsi di nessun programma che non sia stato creato da lui.
Le DRE, ovvero i computer delle postazioni di voto, devono essere equipaggiati con un sistema cartaceo di verifica del voto. Il software utilizzato deve essere Open source, per assicurare l'accuratezza del sistema. La verificabilità delle schede elettorali è necessaria perché i computer possono avere malfunzionamenti e perché le macchine per il voto elettronica possono essere contraffatte.
Nel 2009, la Corte costituzionale federale tedesca, ha considerato che, quando si utilizzano dispositivi o macchine per il voto la "verifica del risultato da parte di un cittadino deve essere possibile in maniera affidabile e senza alcuna conoscenza specialistica".
Nel caso di voto elettronico in seggio presidiato, la verifica dell'acquisizione delle preferenze di un votante da parte della macchina viene invece effettuata dal votante stesso, mediante l'adozione di una stampante che trascrive su uno scontrino la preferenza apposta. Lo scontrino non riporta l'identità del votante. La stampante è visibile soltanto al votante e non è accessibile a nessuno. Il votante può controllare soltanto il suo voto per dare poi la conferma; lo scontrino viene poi nascosto dalla stampante o depositato da essa in un'urna sigillata, il cui contenuto non è visibile, né accessibile a nessuno, fino a conclusione dell'evento elettorale.
Trascritto da wikipedia.it ed esattamente l'ultima parte in rosso mattone, parola per parola, quello richiesto dal presidente brasiliano Bolsonaro.