Un Golpe silenzioso

21/10/2022

Secondo giornalisti brasiliani conservatori, è in atto in Brasile un vero e proprio "golpe" (Colpo di stato)

Questo colpo di stato silenzioso (cioè senza l'uso della forza militare), secondo moltissimi giornalisti è organizzato dai nemici del Presidente della Repubblica, Jair Messias Bolsonaro, e ha l'obiettivo di impedirgli di essere rieletto per un nuovo mandato di quattro anni.

L'idea generale è quella di dare la vittoria al suo unico vero avversario alle elezioni, l'ex presidente Lula.

I "nemici" elencati dal giornalista Guzzo per esempio sono:

- Corte Suprema Federale STF e "alta magistratura di Brasilia";

- i politici del "vecchio Brasile, nemici del progresso e esponenti dell'antica politica"detti anche "os Coronéis" ovvero "i Colonnelli".

- "la maggior parte dei grandi media, sia giornalisti che i loro capi. Anche presente in Italia e nel mondo "Mainstream Giornalistico";

- il "consorzio nazionale formato da appaltatori di lavori pubblici, imprenditori pirata, buona parte già condannati, ceti intellettuali, imprese afflitte da problematiche di "genere", LGBT e sostenibilità, artisti di telenovela (legati a sovvenzioni statali dei vecchi governi) banchieri di sinistra, e capi del traffico di stupefacenti".

L'obiettivo del gruppo di cui sopra sarebbe, secondo i giornalisti, eleggere Luiz Inácio Lula da Silva (PT) e impedire all'attuale presidente di "governare il Brasile" e realizzare i progetti che la maggioranza dell'elettorato approva. Progetti contro la corruzione, e il dominio dello status quo passato, che ha impedito al Brasile di crescere e affermarsi come vera potenza economica.

Il presunto colpo di stato denunciato - "organizzato davanti a tutti ed eseguito, appunto, da coloro che si presentano al pubblico come i grandi difensori della democrazia, dello Stato di diritto e del potere civile - e che, in Brasile oggi, si sentono angosciati dalla minaccia di perdendo le comodità che hanno come dominazione sui cittadini";

Il ruolo della STF nel presunto colpo di stato - "la STF starebbe realizzando, sì, un colpo di stato per impedire un secondo mandato di Bolsonaro, questa è la convinzione anche della maggioranza dei cittadini.

Addirittura durante la "Brasil Conference" evento organizzato ad Harvard, viene invitato il Giudice del Supremo Tribunale Federale STF Barroso a cui viene chiesto cosa possono fare gli attivisti che anche con tutti i loro sforzi (NDR Urne elettroniche e altro) hanno la percezioni di perdere anche così le elezioni e il Giudice Barroso risponde così: "Noi non possiamo avere la percezione che perderemo, perché noi siamo il bene......" NOI .. PERDEREMO. Mai e poi mai un giudice della suprema corte potrebbe parteggiare per una delle parti coinvolte e mai e poi mai esporsi in questa maniera, rischiando l'intervento di un tribunale militare.

Ricordiamo che i giudici si sono già esposti nella loro corte a innumerevoli interpretazioni contro il presidente, giornalisti pro Bolsonaro e addirittura parlamentari, sono stati arrestati incarcerati e perseguiti senza un reale motivo, inventando presunte aggressioni via internet e illazioni di tutti i tipi.

Roberto Barroso, ministro dell'STF - "è l'eminente propagatore dell'amputazione dei poteri del presidente";

Edson Fachin, ministro dell'STF - "ha ribaltato tutte le condanne di Lula, semplicemente dicendo che il giudice e la giurisdizione che lo ha condannato non era quella giusta. In quello che è stato forse l'atto più folle nella storia della magistratura in Brasile, perché pensava, e giustamente, di poterlo fare senza la reale opposizione di chiunque";

Alexandre de Moraes, ministro dell'STF - "commette assurdità su assurdità contro le leggi vigenti in Brasile, a cominciare dalla Costituzione Federale, e nessuno, né il Congresso né la stessa magistratura, dice nulla contro le sue decisioni";

Poi basta solo vedere la composizione dell'STF - "Degli 11 attuali ministri dell'STF, 7 sono stati nominati da Lula e Dilma. Dei restanti 4, uno è Gilmar Mendes e l'altro è Alexandre de Moraes nominati dal partito che adesso propone il vice di Lula. Quale imparzialità puoi onestamente aspettarti da un gruppo come questo?";

Il Commissione Parlamentare di Investigazione sul Covid contro Bolsonaro - "è stata in prima pagina e in prima serata TV per sei mesi di seguito, ha accusato Bolsonaro di nove diversi reati e, alla fine, non è riuscita a generare una sola, miserabile denuncia", in realtà ha esposto le vergogne di chi sta partecipando a questo Golpe Silenzioso.

A parte il fatto che Bolsonaro aveva ragione sulle cure immediate con Ivermectina e Idrossiclorochina e l'inutilità nel "blocco alla trasmissione del virus" da parte del vaccino Pfizer, come confermato alla commissione europea dalla stessa Pfizer.

Dopo un primo turno elettorale dove si sono verificate grandi anomalie nelle votazioni, con urna elettronica, pensate solo che in quasi tutti gli stati brasiliani dove avrebbe vinto Lula, i governatori, i senatori e deputati eletti sarebbero quasi tutti legati al presidente Bolsonaro, e anche un infante capisce che se quelli appoggiati da lui hanno stravinto, lo stesso sarebbe dovuto succedere con il loro mentore.

Il Presidente del Tribunale elettorale (Unico tribunale di questo genere al mondo) Alexandre de Moraes, anche ministro dell'STF, durante la campagna elettorale ha: proibito l'uso della bandiera del Braile, cancellato da internet tutte le foto che ritraevano le migliori di persone in appoggio a Bolsonaro, oscurato tutti i giornali che riportavano articoli contro Lula e a favore di Bolsonaro. Censurato radio che trasmettevano bollettini differenti a quelli dell'avversario di Bolsonaro, censurato la verità, come le dichiarazioni via internet che riportavano Lula come ex detenuto (verità), i processi nei quali è stato condannato e mai assolto (cancellati da un giudice del STF, secondo Lui perché giudicati nella giurisdizione sbagliata, ma non per non aver commesso il fatto), e proibindo qualsiasi messaggio via internet offensivo verso Lula liberando però quelli offensivi e falsi verso il Presidente del paese e addirittura autorizzando lo stesso Lula e seguaci ad entrare nell'internet altrui cancellandone il contenuto, cioè dando all'avversario del presidente il diritto di polizia postale, su eventuali fake news. Addirittura in una sorta di Dittatura pre Golpe.

Torniamo poi ai voti del primo turno, fra bianchi e nulli oltre 5 milioni di persone sono andate a votare per spingere il bottone sbagliato?? Come se non sapessero spingere un bottone, ma praticamente tutti i brasiliani hanno un cellulare e sanno bene come spingere un bottone. 

Senza contare i milioni e milioni di supporter di Bolsonaro per le strade (il 7 settembre oltre la metà dei cittadini brasiliani sono scesi per le strade e per le piazze di tutto il paese VEDI QUÌ) in tutta la campagna elettorale contro poche decine di quelli di Lula. Insomma "il golpe è in atto" come diceva il giornalista Guzzo qualche tempo fa e come professano la maggior parte dei cittadini brasiliani, e vedremo cosa succederà, alla votazione del ballottaggio, raggiunto da Bolsonaro pur con tutte le truffe perpetrate sino ad ora.

Molti invocano l'intervento dell'esercito, e di un'eventuale tribunale militare, noi speriamo che la grande forza popolare del Presidente vinca anche contro IL GOLPE SILENZIOSO.

Djàvlon