TSE attacca chiunque voglia risposte sulle elezioni in Brasile
Dopo che l'economista Marcos Cintra ha chiesto spiegazioni alla Corte elettorale superiore (TSE) sul risultato delle elezioni del 2022, la tempesta si è abbattuta su di Lui.

Nelle elezioni di quest'anno, l'economista era il candidato alla vice presidenza di Soraya Thronicke, candidata alla Presidenza della Repubblica da União Brasil.
Come riportato anche dal giornale brasiliano Rivista Oeste, l'economista ha affermato che il TSE dovrebbe rispondere alle domande sui risultati delle elezioni di quest'anno. Nei messaggi, Cintra ha anche evidenziato: "Voglio ardentemente credere che ci sia una spiegazione convincente".
Dopo aver analizzato i dati del TSE sulla disputa di quest'anno, Cintra ha comunque scritto di non aver trovato alcuna spiegazione per il fatto del presidente "Jair Bolsonaro" (con un seguito di oltre 100 milioni di brasiliani solo nelle strade e piazze del paese) non aver totalizzato nemmeno un voto in centinaia di urne, pur essendo varie di queste in aree militari, dove il presidente è unanimità assoluta. Il professore ha anche affermato che ci sono altre centinaia, se non migliaia di urne con voti altrettanto improbabili, questo senza analizzare profondamente la questione e basandosi unicamente su dati pubblicati dal TSE Tribunale Superiore Elettorale.
Domenica scorsa giorno 6, per ordinanza della stessa Corte Elettorale, l'account di Marcos Cintra sul social network è stato momentaneamente sospeso. Il presidente della Tribunale elettorale, Alexandre de Moraes, ha ordinato alla polizia federale di sentire l'economista entro 48 ore, giustificando la richiesta con le stesse parole di Luciano Bivar, presidente do União Brasil, partito di Cintra: "le ipotesi del professore sono gravi e attaccano la democrazia".
Stiamo parlando di un candidato a vice presidente in una lista che stava con Lula nel secondo turno, immaginatevi cosa pensa il popolo brasiliano di tutto questo.
E poi
che male c'è a chiedere spiegazioni a un Tribunale che sta esattamente li per verificare la trasparenza di tutto il processo elettorale, e per di più di un candidato concorrente al presidente Bolsonaro???
Colpo di stato silenzioso come dicono quasi tutti? Le corti internazionali devono appurare i fatti e condannare questa terribile truffa ai danni di Bolsonaro, prima che scoppi una insurrezione popolare e li la responsabilità sarà anche loro..
Djàvlon
Fonti: TSE, Marcos Cintra, Revista Oeste