Il ritorno alla Censura di Stato

02/03/2022

Oggi vorrei, come rappresentante dell'Associazione dei Giornalisti Indipendenti, parlare di censura.

La democratica ... Unione Europea, ha censurato i media russi Sputnik e RT, un atto che priva, di fatto, i lettori dell'Europa, italiani compresi, della possibilità di avere un contraddittorio, cioè un altro punto di vista sui fatti.

Noi dell'Associazione dei giornalisti Indipendenti, consideriamo quest'atto come una vera e propria censura, che colpisce la libertà d'espressione e il diritto all'informazione di tutti i cittadini.

Stiamo vivendo tempi difficili, per l'informazione imparziale e libera.

L'avete capito, già abbiamo avuto da parte dei mezzi di comunicazione, una censura indiretta verso chi non la pensava con il Deep State*, non bastava avere punti di vista differenti sulla pandemia, adesso in tempo di guerra, non è permesso, neanche avere accesso a pensieri e punti di vista alternativi o contrari, visto che hanno bloccato i media russi Sputnik e RT. Proprio in tempo di guerra? Però, però ... sarebbe saggio, giusto e fondamentale, per tutti, poter consultare più fonti e informazioni possibili, in modo da non essere condizionati o ipnotizzati dalle televisioni organizzate del Deep State* .

Certo che ormai chi pensa e ragiona, ha già capito che in Europa e in Italia oggi, si respira, un vero clima d'odio nei confronti dei semplici cittadini russi, come precedentemente si cercava di fare con i cosiddetti NoVax. 

Faccio qualche esempio, gli atleti russi sono diventati improvvisamente persone non desiderate e banditi da tutte le parti, dal nuovo n.1 del tennis Daniil Medvedev al calciatore di turno, alla squadra di formula1 e il suo pilota Nikita Mazepin, ma non solo sport, il celebre direttore d'orchestra Valery Gergiev è stato subito allontanato dal Teatro alla Scala per non avere preso le distanze dal governo di Mosca e una delle voci liriche più belle del pianeta, la soprano Anna Netrebko non potrà più esibirsi sullo stesso palco. Il genio Fedor Dostoevskij, è stato minacciato dall'Università Bicocca, poi facendo retromarcia, di cancellare il corso di Paolo Nori sullo scrittore e filosofo russo, considerato, insieme a Tolstoj, uno dei più grandi romanzieri e pensatori russi di tutti i tempi (come se i russi escludessero Dante Alighieri, dal mondo, perché italiano). Poi che dire dello Spallanzani, che interrompe i progetti di collaborazione con il centro di ricerca russo Gamaleya, ... si esatto proprio quello che ha prodotto il presunto vaccino anti-Covid Sputnik.

Lo sport, la cultura, la scienza, e chiaro il giornalismo, dovrebbero vivere al di là della politica. Ognuno nel proprio mestiere: gli atleti fare sport, i cantanti cantare, gli scienziati fare ricerca e i giornalisti fare informazione obbiettiva ed etica.

I cittadini italiani trattati come gli scemi del villaggio, incapaci di giudicare da soli i fatti confrontando versioni differenti tra loro.

Certo che a pensarci bene tutto questo giustifica ed è prova definitiva che anche la NATO fa propaganda, convincendo tutta l'opinione pubblica, censurando le altre fonti, specialmente se discordanti (come al tempo della seconda guerra, dove l'asse mise al bando "Radio Londra"), pur avendo già il controllo totale dei nostri media. 

Capisco che poi uno si stupisce, tutto questo sembra un brutto sogno "se sei sicuro della verità non dovresti avere paura delle menzogne, a meno che non sia tu a crearle".

A pensare male (o bene, dipendendo dei punti di vista) è chiaro ed evidente che la narrativa deve essere una sola: quella di Biden, che prova a cancellare perfino l'informazione storica, e tutto ciò che è successo nel ultimi 8 anni, in Donbas sin dal 2014 a oggi, come abbiamo assistito, perfino, all'intervento del capo del partito di maggioranza italiano Letta contro il corrispondente di RAI2 Marc Innaro dalla Russia che faceva memoria giornalistica, ricordando i fatti storici che hanno portato alla situazione di oggi, permettendo al pubblico di comprendere meglio, e non per giustificare Putin. Eppure, immediatamente il collega è stato fatto oggetto ad un intervento della Commissione di Vigilanza RAI per eventuali provvedimenti.

La commissione di Vigilanza Rai vigila su come Censurare i suoi giornalisti?

Enrico Letta stesso su Twitter ha scritto: "Sulla guerra russa in #Ucraina confesso che in questa fase non sono interessato al dibattito storico, che pure un giorno andrà fatto. Ora #UcrainaLibera. Va fermato #Putin, l'invasione non è scusabile con nessuna ragione storica, è di una gravità senza fine.". Questo significa non voler ascoltare altre ragioni se non le proprie. Alla fine 14.000 morti filo-russi in Donbas non esistono. È la posizione ufficiale della NATO, che non vuole interrogarsi, minimamente sui propri errori, in vista di un dialogo. 

Particolarmente sono contro la guerra, avendone già vissuta una da militare, ma la censura non aiuterà mai la verità.

il Filosofo ebreo nord/americano disse:

"Censurare la critica vuol dire mettere a tacere la libertà."

Non sono specializzato nella causa dell'olocausto, molti lo sanno fare meglio, ma censurarne anche solo una delle sue verità è uccidere quei morti un'altra volta 

Censura di Stato, di una gravità immensa, che non pensavamo, dopo il ventennio, di vedere mai più.

Djàvlon

*Mi riferisco a (come affermano in tanti) potenti entità, intese come personaggi, società e finanza di alto livello, che riescono non solo a condizionare le decisioni del governo, ma addirittura a manovrarlo. Enti pubblici o società private che agiscono fuori dal controllo normativo o governativo. Ecco, potremmo pensare a lobby potentissime in grado di condizionare la manovra governativa negli Stati Uniti ed in Europa.