Il Brasile rifiuta l'estradizione di Robinho in Italia

06/11/2022

In realtà non è il Brasile, ma la giustizia e la costituzione Brasiliana.

Il tribunale brasiliano ha negato l'estradizione dell'ex calciatore Robinho in Italia, dove è stato condannato a nove anni di carcere per violenza sessuale di gruppo.

Il 19 gennaio di quest'anno Robinho è stato condannato dalla Suprema Corte italiana con base nell'articolo "609 bis" del codice penale italiano, che parla della partecipazione di due o più persone riunite per commettere abuso sessuale.

La decisione della giustizia brasiliana si basa sull'articolo 5 della Costituzione federale, che non permette  l'estradizione di un cittadino brasiliano. Tuttavia, l'Italia può chiedere l'esecuzione della sentenza di Robinho in Brasile.

All'atto della condanna Il ministro brasiliano dei diritti umani, della famiglia e delle donne, di Bolsonaro, Sig.ra Damares Alves ha usato parole molto dure nei confronti di Robinho: condannato a 9 anni di carcere per lo stupro avvenuto a Milano nel 2013. "Leggere le trascrizioni di ciò che è accaduto mi ha provocato nausea e voglia di vomitare. Parliamo di un crimine, l'aggressore non merita alcuna considerazione e deve scontare la sua pena", ma la voglia di fare giustizia, non è sempre accompagnata dalle leggi che si basano su una costituzione fatta prima di Damares e Bolsonaro.