I vescovi cileni condannano, e il Papa?

20/10/2020

I vescovi cileni condannano gli attacchi incendiari che hanno distrutto due chiese a Santiago del Cile e la quasi distruzione di immagini, crocifissi e statue di Maria.

Lo conferma Vatican News, anche e però senza dichiarazioni del Papa.

"La violenza è il male e chi semina violenza raccoglie distruzione, dolore e morte. Non giustifichiamo mai la violenza". 

Lo ha sottolineato, ieri, l'arcivescovo di Santiago del Cile, monsignor Celestino Aós, in un comunicato stampa diffuso sulla pagina web dell'Episcopato, in cui ha respinto con forza gli attentati incendiari a due chiese nel centro della capitale e ha chiesto ai cileni preghiere di riparazione.

In realtà diciamo noi rinforzando la leggera protesta dei vescovi cileni, Domenica 18 ottobre, un gruppo di veri e propri banditi, incappucciati, come il ku klux klan faceva, ha incendiato la chiesa di San Francisco de Borja, usata regolarmente dalle forze di polizia dei Carabineros per cerimonie istituzionali, e la chiesa de La Asunción, una delle più antiche della capitale cilena, con più di un secolo e mezzo di storia. Hanno anche saccheggiato varie chiese, sporcato immagini e statue di Maria e distrutto varie croci, in due casi girandole a modo di anticristo. Queste azioni avvenute durante la grande manifestazione trasformata in grande distruzione, che ha riunito migliaia di persone per commemorare il primo anniversario dell'inizio delle proteste e distruzione del 2019.

Anche se pur leggera la manifestazione dei vescovi cileni, non ha però avuto riscontro in una formale protesta del Papa, creando un maggior distacco dei cattolici sudamericani dal pontefice, che continua a alimentare discordia tra i fedeli, con il suo silenzio e con l'attacco ai falsi incendi in Amazzonia, non citando mais i roghi delle chiese francesi e adesso cilene e la distruzione delle chiese in africa e Cina. Abbandonando a se i cristiani perseguitati in Cina e nei paesi musulmani in africa e medio oriente.

Con sincerità e rispetto Pontefice o Lei si manifesta urgentemente, calmando i facinorosi che stanno abusando di "Cristofobia" o dovrà prendersi dure responsabilità sul futuro violento di queste manifestazioni, in Cile come nel resto del mondo. I cattolici, ma in generale tutti i cristiani, vogliono vederla in azioni che mostrino che la guida è Lei, oppure si allontaneranno da Roma in maniera definitiva.

Djàvlon