Dov’è la libertà di espressione?

La pandemia da Coronavirus ha avuto un impatto negativo sulla democrazia e sulla libertà di informazione nel mondo. È l'allarme lanciato dall'ultimo rapporto di Article 19, l'organizzazione che a livello globale si occupa della difesa di libertà democratiche come quella opinione e di espressione. Siamo molto vicine a una "pandemia dittatoriale" e molti governi hanno adottato misure che limitano l'accesso alle informazioni relative al virus. Alcuni stati hanno approfittato del contesto per ridurre i diritti umani o per avere "pieni poteri" e non solo nella gestione del Covid-19, ma anche contro avversari politici.
Vorrei oggi prendere alcune frasi da un bellissimo articolo di Piero Cammerinesi, pubblicato da Libero Pensare il 29 ottobre scorso, per farci alcune domande, una di queste "Dov'è la libertà di espressione?" Poter parlare dell'oscuramento del site Italia da parte dell'autorità Brasiliana dell'Internet (troppo cinese) e della "censura indiretta", che stiamo soffrendo da twitter e google sul nostro site www.parconditio.it , twitter facendo scomparire ogni tanto l'accesso al nostro "nickname", riapparso pochi giorni dopo, senza "mai" ascoltare le nostre richieste di informazioni e o spiegazioni. Google dal canto suo per oltre 18 ore ha fatto scomparire il nostro site dalle ricerche, potevi anche scrivere il nome completo, ma non appariva, interessante VERO.
Chi soffre con questo però non siamo solo noi giornalisti pro "Vaccino, contro le menzogne", ma 99% dei giornalisti che non condividono tutte le informazione degli organi dei media, chiamati "Grandi Organi di Stampa, TV etc... etc...", eppure questo modo di fare ha fatto crescere, grandi realtà in radio/twitter/internet/tv, vedi Radio Radio e Radio Savana in Italia e Radio Jovem Pan in Sud America, site e riviste come Par Conditio, La Verità, Libero Pensare, Revista Oeste, e grandi giornalisti e personaggi come Enrico Montesano, Alexandre Garcia, Guilherme Fiúza, Thomas Berthold, Miguel Bosé, Andrea Bocelli, Novak Djokovic, Madonna, Van Morrison, senza parlare dell'attivissimo e patriota presidente brasiliano Bolsonaro, qui nella foto con il sottoscritto.

La libertà di espressione, così esaltata da chi voglia essere un cittadino modello, sempre anti-razzista, anti-fascista, anti-sessista, anti-negazionista, un vero modello di political correctness; c'è quella giusta, quella garantita a Charlie Hebdo, che ha ripubblicato due mesi fa le stesse vignette derisorie del Profeta che costarono la vita a 12 persone della redazione parigina e che forse sono all'origine - insieme alla satira contro Erdogan che in queste ultime settimane è in violento contrasto con Macron - di questo ennesimo ignobile massacro, della decapitazione di un professore e degli attentati a Vienna e poi ce ne è un'altra, di libertà di espressione, evidentemente meno giusta.
E QUI DICIAMO NOI: dopo aver oscurato Site Italia e ostacolato migliaia di altri siti tipo www.parconditio.it .
Dov'è, infatti, la libertà di espressione quando nel luogo-simbolo stesso del libero pensiero, lo Speakers' Corner di Hyde Park - dove da oltre 150 anni chiunque può tenere discorsi pubblici su qualsivoglia argomento - è stato arrestato il dottor Heiko Shöning solo per aver espresso i suoi dubbi sulla narrazione ufficiale della pandemia?
Dov'è la libertà di espressione se le rivelazioni del giornalista Udo Ulfkotte, che ha denunciato come i politici, i servizi segreti e l'alta finanza dirigano i mass media sono state ignorate e lui stesso ostracizzato e probabilmente assassinato?
Dov'è la libertà di espressione se le denunce di Edward Snowden, che ha smascherato lo spionaggio globale e "di che lacrime grondi e di che sangue il potere" lo hanno costretto a fuggire precipitosamente in Russia visto che i Paesi - anche europei - cui aveva chiesto asilo risposero picche?
Dov'è la libertà di espressione se il più coraggioso dei giornalisti della nostra epoca, Julian Assange, ancora langue in un carcere di massima sicurezza del Regno Unito - nel più totale dispregio di ogni diritto legale e umano - per il solo fatto di aver denunciato i crimini commessi nelle guerre di conquista americane in tutto il mondo?
Dov'è la libertà di espressione quando molti, moltissimi medici in tutto il mondo hanno osato contestare teorie, ormai assurte a livello di articoli di fede, diffuse da una cupola mafiosa globale - non saprei come chiamarla diversamente - e sono stati ignorati, insultati o persino radiati?
Dov'è la libertà di espressione se ai giornalisti che - dati alla mano - contestano il terrorismo mediatico del 99% dei media con largo uso di numeri falsificati, viene impedito di parlare tanto che uno dei cardini della democrazia, il libero confronto, viene totalmente a mancare?
Dov'è la libertà di espressione se agli scienziati che svolgono ricerche fondamentali su argomenti di primario interesse - ma magari non sfruttabili con brevetti internazionali - non viene consentito di pubblicare le proprie ricerche su riviste scientifiche autorevoli perché tali ricerche non sono utili ai gruppi farmaceutici che quindi non le finanziano?
Dov'è la libertà di espressione se si può fare satira oscena su figure considerate sacre ma non si può parlare di migliaia di bambini che scompaiono quotidianamente in tutto il mondo, andando ad arricchire le organizzazioni pedofile e di traffico di organi perché questo offenderebbe la sensibilità dei lettori che a certe storie, no, proprio non vogliono credere?
Dov'è la libertà di espressione?
Djàvlon
