Disdetta Dazn e Sky, la risposta dei tifosi Juventini

21/01/2023

In Italia il calcio è lo sport più seguito, ma come succede sempre nel nostro bel paese è anche quello più chiacchierato e che crea non poche polemiche.

Ieri la Juventus è stata penalizzata di 15 punti, un danno sportivo e finanziario notevole, per la squadra, nel processo chiamato "prisma" sulle "plusvalenze" (le indagini sui conti della Juventus da parte della procura di Torino, hanno fatto riemergere l'attenzione su questo termine). 

Normalmente le "plusvalenze" di per sé non rappresentano nulla di illecito. Ad esempio nel calcio la plusvalenza non è altro che il guadagno che una società ha dalla cessione di un suo calciatore e nei nostri campionati rappresentano una delle fonti di entrate principali per le squadre, specialmente per le più piccole, perché nella maggior di loro, in assenza di grandi strutture di proprietà, i giocatori rappresentano il bene principale. Nel momento dell'acquisto di un calciatore, il suo valore, concordato con chi lo cede, viene inserito a bilancio e spalmato per la durata dell'intero contratto, con il procedimento contabile dell'ammortamento con il quale, il costo del giocatore viene distribuito sul bilancio per tutti gli anni di vigore del contratto. Chiaramente più si avvicina la scadenza del contratto, più il suo valore patrimoniale si riduce a quasi zero. 

Le plusvalenze avviene al momento della vendita del calciatore a un valore superiore a quello in bilancio in quella data, generando così un guadagno. 

Esistono però le cosiddette plusvalenze false, praticate da società che si scambiano i calciatori a prezzi ritenuti (e qui non si capisce da chi) non consoni al loro reale valore, sistemando così i propri bilanci, portando benefici puramente contabili.

Le più sospette sono quelle "a specchio" dove le società, d'accordo entrambe , si scambiano due giocatori con la stessa valutazione "gonfiata", mettendo nei loro bilanci due valori patrimoniali maggiori di quelli che possedevano in precedenza. 

Quindi la Juventus è stata imputata e condannata su scambi ritenuti esagerati (che negli anni hanno visto sospettate e accusate diverse squadre di Serie A), anche se i benefici di queste operazioni sono solamente contabili, e chiaramente non rendono il club più ricco, solo mascherano perdite, migliorando all'apparenza la salute finanziaria della squadra. 

Queste pratiche, meno lecite, vengono raccontate da anni nel calcio italiano, pensate a tutti quei giocatori comprati e mai utilizzati da parte di altre grandi (non c'è bisogno che ve li dica io i nomi, pensateci da soli), già nel 2008 furono indagate per  plusvalenze false Inter, Milan e Genoa, ma prosciolte, pur con sospetti e caratteristiche ben peggiori di quelle attuali.  Però per la Juventus 14.000 fascicoli di indagini, prosciolta al processo, pubblicazioni a mezzo stampa di falsi contratti segreti di Ronaldo e intercettazioni strane, ma inconcludenti e poi la condanna in appello. I difensori dei giudici dicono che nel passato, era difficile condannare qualcuno, per via della soggettività di queste operazioni (ma con la Juventus dove è finita questa tesi?). Mancano regole, con clausole specifiche come nella NBA (per lo meno negli stipendi). Come stabilire il prezzo giusto? Se il valore di un giocatore viene, di fatto, deciso da venditori e compratori, e le decine di errori di mercato? Pensate ad esempio in un'altra grande a caso, l'Internazionale di Milano, ad esempio a comprato a valori considerati assurdi all'epoca decine di giocatori in operazioni e risultati sul campo strani vi ricordate Gabigol, Ljajic, Podolski, Shaqiri, Dodó, Telles, Coutinho, Jovetic, Kondogbia, Wallace, Schelotto, Forlan, Arnautovic, Quaresma e Vampeta, solo per citarne alcuni.

E l'indiscrezione di oggi sullo scambio tra Inter e Barcellona, con due giocatori in ribasso nelle loro squadre, come Correa, la cui valutazione, dicono all'Inter, si aggirerebbe intorno ai 20 milioni di euro, e Depay in breve a parametro zero (notizia di oggi su trend-online.com).

In compenso puntano il dito sugli acquisti della Juventus di Diego e Arthur (uno dei sospetti per la sentenza della cassazione).

Le voci che si alzano sono tante "Usano il tribunale sportivo per togliere alla Juventus per la seconda volta punti per il campionato e Champions League" e tra i tifosi nascono i dubbi: "chi c'è dietro a tutto questo? Per lo meno le altre squadre, la Gazzetta dello Sport che cavalca copertine su copertine attaccando la Juventus da sempre? (Dicono i tifosi, alla fin fine il suo proprietario è anche il patron del Torino acerrimo rivale della Juventus, e chiaramente un giornale milanese di tifo Interista, lo si capisce chiaramente dai suoi articoli) C'è chi parla addirittura della Uefa, che come ha riportato Luca Momblano su Juventibus - Aleksander Ceferin approfitti della sentenza italiana e decida di stangare il club così (Lui nemico N.1 delle squadre che avevano proposto e mantenuto l'impegno della Superlega, Real Madrid, Barcellona e la stessa Juventus): "Escludere la Juventus da tutte le competizioni europee per tre anni, a partire dalla prossima stagione" (chiaro questa è la visione di Monblano), ma realmente bisognerebbe rivedere anche altre situazioni, come quelle della maggior parte delle squadre inglesi, del PSG etc.. etc..

In ogni caso i tifosi si stanno facendo sentire ed è scattata la protesta di chi mantiene con i suoi abbonamenti TV, tutto questo spettacolo.

I tifosi delle altre squadre dicono che è un ricatto, ma in realtà chi paga è il tifoso juventino e ha ragione a non pagare più se la giustizia viene meno, o in ogni caso se lo decide Lui.

Si proprio questa sentenza, l'ingiustizia della giustizia, nessun tribunale comune punirebbe solo una squadra, sapendo che l'hanno fatto tutti, annunciano i tifosi su twitter.

La rivolta è nell'aria essendo la Juventus l'unico club ad essere punito e anche perché i punti di penalizzazione inflitti sono maggiori rispetto alla richiesta iniziale della Procura federale. L'accusa, infatti, aveva chiesto di sanzionare il team piemontese con 9 punti di penalizzazione. E poi chiaramente se è colpevole la Juventus, sono colpevoli ance quelle squadre ce anno fatto lo scambio con Lei, giusto?

Quali sono le proposte dei tifosi: Difesa del diritto a una vera giustizia, quindi un'azione non violenta e logica: "io pago tutto questo? Bene e allora o mettono a chiaro la questione, con intercettazioni a tutte le squadre, processando ed eventualmente condannando tutte quelle che hanno fatto plusvalenze, una o dieci volte che siano, o non condannano nessuno" e concludono "in caso contrario, allora io l'abbonamento non lo pago più".

E già appaiono i vari #DisdettaDazn , #DisdettaSky oppure #DisdettaDaznSky , e migliaia di immagini di disdette già in atto senza aspettare oltre.

Il calcio costituisce un asset fondamentale del sistema paese italiano, a livello sportivo, economico e sociale. E la Juventus con quasi 30% di tutti i tifosi rappresenta la base economico strutturale di tutta l'operazione Calcio.

E qui il "Sole 24 Ore" ammonisce dal rischio di un'uscita in massa di abbonati da Dazn e Sky, per le quali le partite della Juventus rappresentano, la più grossa fetta del loro fatturato, e se proprio lo volete sapere, con il rischio di aumenti per gli abbonamenti dei tifosi delle altre squadre, che dovranno coprire le "minusvalenze" dei loro fornitori .

La felicità dei tifosi avversari, per le disgrazie altrui, potrebbero essere pagate da loro stessi. Come dire il serpente che si morde la coda.

Guardate cosa dice su twitter John @speriamocmlcavo finito sul @sole24ore 

Dispiace anche a noi John sui dipendenti, come dispiace sui commercianti e medici non d'accordo con le punture imposte.

Un vero peccato, era un anno di un grande Napoli, vincendo con merito, e mostrando la sua forza proprio contro la Juventus in rimonta dopo un inizio terrificante, con tantissimi giovani in evidenza, che stavano creando valore al nostro campionato e le basi per la nostra nazionale. 

Campionato rigettato nell'oscurità di una sentenza per lo meno "imparziale".

A. Ruggeri

Fonti: Mondo Napoli; Twitter; Il Sole 24 Ore; trend-online.com; Juventibus

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