Crisi, Giornali e giornalisti

13/03/2021

Giornali in crisi nel mondo? E giornalisti chiaramente al seguito. Non ce la fa quasi nessuno. Tra i giornali si salvano i più grandi, finanziati da chi appoggia lo stato di pandemia, e chiaramente con netti tagli agli stipendi, lasciando così all'asciutto sia le grandi firme, sia i free lance, solo i giovani disposti a scrivere quello che vogliono i potenti riescono a pagare le proprie spese, molte volte con promesse e progetti che sicuramente non saranno mantenuti, la maggior parte dei giornalisti soffrono e si devono riformulare.

Bisogna anche dire che una volta, compravi un giornale perché ti dava la notizia e la analizzava profondamente con opinionisti di grande prestigio, poi perché completava le informazioni della TV. Adesso i giornali cartacei o TV, al servizio di padroni politici, stanno abdicando verso fondazioni di miliardari, riempendo la testa dei lettori di BUGIE, che possono essere scoperte in poche ore via internet. Esempio le manifestazioni "No Lockdown", in tutta Europa, negate dai cosiddetti grandi giornali e TV, ma presenti su internet con ricchezza di dettagli e fotografie, postate da chi era lì e partecipava veramente alla notizia.

Porgiamo poi un velo pietoso sul capitolo, notizie forgiate falsi e veri fake di autore, preparate ad hoc per far fuori anche il Presidente degli USA e attaccare grandi presidenti come quello del Brasile e della Polonia.

Per la maggior parte dei giornali su carta e on line, specie non in lingua inglese, ci sono solo due tipi di salvagente:

1) Quello dei grandi benefattori che si scaricano dalle tasse gli oneri del no profit, che già conosciamo abbondantemente, gli stessi che trasferiscono ricchezze in Fondazioni da loro stessi governate e che finanziano quello che decidono loro, non pagando le tasse, ma hanno necessità di un'informazione di parte che difenda i loro interessi, e li chiami filantropici e benefattori. 

2) E lo Stato, con sovvenzioncine, tipo reddito di cittadinanza.

Bisogna però dire nel primo caso, che gli stipendi si abbassano, i grandi giornali diventano tutti proprietà degli stessi, le notizie seguono gli interessi dei potenti e le persone seguono sempre meno il giornalismo tradizionale, sommersi da notizie e programmi TV di pessima qualità.

Dagli USA arriva la notizia "Cessione della catena Chicago Tribune per pochi soldi"dall'Hedge Fund che taglia i costi e chiude le redazioni. Ne fanno parte, oltre alla Chicago Tribune, giornali come New York Daily News, Sun Sentinel, Orlando Sentinel, Virginia's Daily Press ,The Virginian-Pilot, The Morning Call of Lehigh Valley (Pennsylvania). Chiuse durante la pandemia le redazioni del Daily News, The Morning Call and The Orlando Sentinel.

La non profit che compra, si chiama Sunlight for All Institute (Luce del sole per tutti) ed è collegata, guarda caso, ad una organizzazione (pseudo) filantropica di miliardari, The Giving Pledge (la promessa di dare), di cui sono parte Mark Zuckerberg di Facebook, Elon Musk, Michael Bloomberg, Ted Turner, MacKenzie Scott, il petroliere Texano T. Boone Pickens. Nonché il miliardario del biotech Patrick Soon-Shiong. Che ha già rilevato Los Angeles Times and San Diego Tribune dalla Tribune Publishing.

Insomma i giornali più importanti in mano a chi comanda, i giornalisti veri per strada e gli altri dovendosi reinventare.

Djàvlon