Avvenire e Il Foglio “gregari dell’informazione”

22/12/2020
 Il Brasile soprattutto. Dio sopra tutti.
Il Brasile soprattutto. Dio sopra tutti.

Certo che giornali autorevoli, che si auto-definiscono, rappresentanti di ispirazione cattolica e del clero marxista-cattolico, come L'Avvenire ed Il Foglio Quotidiano, trattare la politica estera, principalmente del Brasile, nella maniera vergognosa, falsa, inopportuna e ridicola, come negli ultimi articoli, mostra il livello bassissimo a cui sono arrivati alcuni rappresentanti dell'arte di informare. Dalle lotte di Ferrara contro l'aborto, alle bugie su Bolsonaro, uno dei pochi governanti contro l'aborto, passa molta acqua. Un vero peccato vedere due simboli di ispirazione popolare fare queste brutte figure.

Preferisco, invece di aggredirli , come forse meritavano, smascherare le loro bugie con i numeri e le realizzazioni, del presidente brasiliano (vero e proprio esempio durante la pandemia, di strategia e capacità di gestione, cosa che i nostri attuali governanti, non hanno capacità o coraggio di essere).

Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, da un calcio all'ansia per il vaccino anti-Coronavirus. Il Capo di Stato del maggior paese sudamericano ha dichiarato che non c'è motivo di avere fretta in merito all'arrivo della cura (vaccino) nel paese: "La corsa al vaccino non è giustificata, ci aspettiamo un vaccino sicuro: perché dobbiamo essere i primi? Aspettate ancora un po', alcuni sono ansiosi di prenderlo, capisco che qualcuno possa essere preoccupato, che voglia vaccinarsi, ma penso che la prudenza sia necessaria in questo momento". Sono queste le parole che il presidente Bolsonaro ha detto al figlio Eduardo deputato federale per San Paolo.

Il presidente, di origine toscana e veneta, nei giorni scorsi ha espresso le sue riserve sul vaccino anti-Covid, sia quello cinese, proibito addirittura nella propria Cina, sia quello del Pfizer (che non sembra aver passato tutti i test degli effetti collaterali), suscitando polemiche, anche e soprattutto per la sua decisione di non vaccinarsi, ritenendo di essere già "immunizzato" avendo contratto la malattia a luglio.

E su questo non possiamo dargli torto, visti i profondi dubbi di gran parte degli scienziati (veri) , sull'efficacia, e su chi realmente vaccinare. La domanda di tutti loro è questa: ma perché ci vacciniamo? Se siamo immuni, non dovremmo vaccinarci? E se siamo asintomatici o immuni naturali (95% della popolazione) neanche!? Giusto? E allora perché tutta questa fretta? Non sarà mica per poi infilarci la variante 1 / 2 / 3 o l'extra-time Virus?

Il Brasile di Bolsonaro; Uno dei paesi o addirittura il paese con la Cina che cresce di più al mondo: "È scomodo per i signori della politica pandemica"

Alla fine Bolsonaro rappresenta, come avevano e stanno facendo Donald Trump, Matteo Salvini, Andrzej Sebastian Duda, János Áder, Kjell Stefan Löfven, Giorgia Meloni e altri, quelli che lavorano, risolvono, senza dover spaventare, reprimere e mettere in lockdown il proprio paese, ma affrontando problemi e pandemia con coraggio, offrono  soluzioni che non distruggono, ne la salute, ne l'economia, curando le persone e investendo nel mercato.

Ricordiamoci che il Brasile in questo periodo di pandemia ha battuto quasi tutti i record, dalla produzione ed esportazione agricola, alla lotta contro la corruzione, ZERO, sino ad ora, nel suo governo, alla lotta al traffico di droga e violenza -40%, pur essendo aggredito quotidianamente da governatori corrotti e giudici a dir poco di parte (contraria), che liberavano detenuti e soldi ai governatori e sindaci, in parte corrotti dell'opposizione (oltre 200 casi di corruzione grave durante la pandemia), e o proferivano decisioni assurde, contro la volontà del presidente e del 70% dei brasiliani, che lo chiamano "Mito" e lo seguono quotidianamente.

Nella sua proiezione più recente, si stima che la bilancia commerciale registrerà in Brasile un avanzo di 55 miliardi di dollari nel 2020, risultante da 210,7 miliardi di dollari in esportazioni e 155,7 miliardi di dollari in importazioni, domandate come stanno i conti dell'Italia, prima di scrivere cavolate.

Solo per dirne una, nelle ultime elezioni comunali, pur non appartenendo a nessun partito politico e non avendo appoggiato quasi nessuno, il Presidente Bolsonaro ha influito sulla scomparsa, dalle grandi città, dei partiti socialisti classici come il PT di Lula, solamente dicendo che non avrebbe votato e consigliato di votare a sinistra. Addirittura il Foglio aveva interpretato la non partecipazione di Bolsonaro come una sconfitta e non come un atto democratico.

Certo che sia Avvenire, sia Il Foglio, meritano un giornalismo internazionale più attento alla verità e lontano dalle fake News per potersi chiamare autorevoli, o semplicemente saranno sempre dei "gregari dell'informazione".

Djàvlon