Analogie tra vecchi film e la realtà attuale
Vecchi film parlavano di invasioni, ladri di corpi e gallette verdi
L'espressione artistica più efficace e diretta a intuire il cambiamento della società in cui viviamo e senza dubbio la cinematografia.
Il film migliore è quello il cui messaggio culturale e civile diviene una icona, quando rimane nel tempo nel immaginario collettivo. Tante volte tra film diversi si trovano delle affinità, dei punti in comune, delle similitudini e diventano veri e proprie rivelazioni future.
Analizzando tre vecchi film si possono trovare alcune caratteristiche presenti sui comportamenti degli uomini nella società di oggi, ad esempio:
Il primo "L'invasione degli ultracorpi" del 1956, e il secondo "Terrore dallo spazio profondo" del 1978, le cui sceneggiature sono tratte dall'omonimo romanzo di fantascienza di Jack Finney del 1955, "Invasion of the Body Snatchers" che negli Stati Uniti d'America usci con lo stesso titolo anche per entrambi i film.
Il terzo è "The Soylent Green" del 1973, con la regia di Richard Fleischer tratto dal romanzo distopico di Harry Harrison, "Largo! Largo!" del 1966, uscito in Italia come "2022: i sopravvissuti".
Nel film del 1956 (bianco e nero), è ambientato in un paesino della California, dove delle creature extraterrestri si replicano all'interno di enormi baccelli, i "Body Snatchers", che crescendo, creano copie delle vittime, ma prive di sentimenti e umanità, uccidendo poi le persone originali.
La storia in questo primo film finisce bene e il protagonista inizialmente preso per pazzo, viene creduto solo per un episodio fortuito e il tutto viene risolto dalle autorità dello Stato. Nel film del 1978 invece i "bacelli" abbandonano il loro pianeta morente e atterrano non più in un piccolo paese, come era stato il caso di Santa Mira del precedente, ma in una grande città, San Francisco. Il film infatti viene girato nella metropoli californiana e nelle prime inquadrature appare l'edificio simbolico "Transamerican Pyramid", sia in visione aerea, e in seguito in numerose altre scene.
Brevi apparizione di personaggi famosi in scene cinematografiche, anche chiamati camei, avvengono due volte nel film del 1978, cosa inusuale e di alto significato simbolico. Nel primo cameo Don Siegel, regista nel precedente film interpreta nel sequel, un tassista che dà un passaggio ai protagonisti, cercando di condurli in una trappola e costringendoli poi a scappare, rivelando essere anche lui un "ultra corpo". Il cameo seguente è quello con Kevin McCarthy, protagonista nel 1956 che attua in una scena anche nel secondo film, facendo la parte di un isterico pronto a bloccare i due protagonisti principali (scena finale del film del 56').
Contrariamente al primo, qui non vi è un lieto fine.
Cosa significa tutto questo? Che a un certo punto tra gli anni 50' e i 70' i film di fantascienza, terminano catastroficamente, con la fine dell'umanità o nuove normalità. Cosa vi ricorda tutto questo?
"Invasion of the Body Snatchers" copia alcune clack, poi dal terzo film "The Soylent green" del 1973, come nel caso dei camion dei morti o degli ultra corpi, che sicuramente non centrano niente con i camion militari di Bergamo, stranamente utilizzati anche loro per spaventare le persone, perché nei film i mezzi sono della nettezza urbana, quasi a indicare che alla fine siamo tutti spazzatura.
Il film "the soylent green" stranamente è ambientato nel 2022, dove la Terra è devastata da problemi ambientali, la natura soffre ed il clima è sempre torrido. Ma guarda un pò.
New York è sovraffollata con oltre 40 milioni di abitanti (il pianeta con vari miliardi di persone), il dominio tecnologico e il consumismo sono tramontati, manca spesso la corrente elettrica (cara) e cibo e acqua sono razionati.
Nel film il cibo è il maggior problema dell'umanità e l'unica risorsa rimasta è il Soylent, gallette nutritive di vari colori. La pubblicità afferma che la materia prima del Soylent Green è il plancton, l'ultimo prodotto della ditta Soylent, destinato a diventare il principale alimento della popolazione con l'inaridirsi della terra. Allo scopo di alleviare il problema della sovrappopolazione il governo ha da tempo legalizzato il suicidio assistito o eutanasia (nella nostra vita reale "Mario", nel 2021 nome di fantasia a tutela della sua privacy, è stata la prima persona in Italia a ricevere il via libera al suicidio assistito) e a questo scopo, nel film, sono stati creati i Templi, dove la gente può recarsi a morire in un ambiente confortevole. Anche qui le analogie, anche se ancora non imposte, con oggi sono da evidenziare.
Il protagonista è il poliziotto Thorn, l'attore Charlton Heston che indagando sulla morte di una persona molto influente scopre insieme al suo amico, Sol, un rapporto riservato della Soylent, che parla dell'esaurimento delle riserve mondiali di plancton e pone il dubbio sulla sua composizione. Sol sconvolto non solo per aver scoperto che l'ultima risorsa umana, il Soylent, è fatta con la lavorazione in fabbrica dei cadaveri, ma soprattutto perché consultando l'Ente Supremo, ciò che resta del sistema giudiziario statunitense, capisce che questi era già a conoscenza del fatto, quindi decide amaramente di andare al tempio e morire.
Un'altra similitudine con i film degli "ultracorpi" è nella scena finale, quando Thorn ormai morente dopo una sparatoria fa la rivelazione, urla "dovete fermarli prima che sia troppo tardi" dalla barella alla folla che lo circonda, senza che questi diano l'impressione di capire. Mentre grida più volte l'anatema fa un movimento con le dita particolare, come ad indicare un tre!

Utracorpi l'invasione continua
Nella storia del cinema, pochi film possono vantare di essere stati rifatti tre volte e di avere sempre una buona qualità. L'invasione degli ultracorpi del 56' di Don Siegel ne è uno dei rari esempi. Dopo la versione di Philip Kaufman del 1978 Terrore dallo spazio profondo, ecco che arriva quella di Abel Ferrara (1993), regista "maledetto". Nonostante le poche pretese della produzione, il regista ha rinnovato il plot aggiornandolo ai temi politici e antimilitaristici di oggi (guarda caso). Tutto infatti, anche se l'antico canovaccio la fa da padrone, parte da una base militare (che analogie). Al soggetto e alla co-sceneggiatura ci sono due registi horror, Larry Cohen e Stuart Gordon.
La saga, se vogliamo continua con altri titoli similari, anche perché, per lo meno qualche opportunità di salvezza, all'umanità, sarebbe stata, prima o poi concessa. Speriamo solo che il film non sia stato un monito reale, come molti lo intendono di questi tempi. Le analogie alcune volte sono troppo vicine alla realtà e fanno pensare, ma bando alle ciance e andiamo subito a farci una scorpacciata di film.
Changò
FONTI PRIMARIE: Dirette, dal romanzo di fantascienza "Invasion of the Body Snatchers" di Jack Finney del 1955, i film "the Invasion of the Body Snatchers" del 1956 e del 1978, dal romanzo "Largo! Largo!" di Harry Harrison del 1966 e il film "The Soylent Green" del 1973, MYmovies.