Alex Zanardi
Non c'era un titolo migliore per definirlo, se non il suo nome, Alex Zanardi che evoca già sapori da leggenda per tutto ciò che ha significato e per il simbolo che è diventato nel mondo.
Una storia che rappresenta un esempio per tutti. È quella di Alessandro detto Alex: l'ex pilota di Formula Uno che dopo il terribile incidente del 2001 ha fatto vedere al mondo come superare i propri limiti, come atleta Paralimpico e come uomo. Poi dopo un altro tragico incidente è sempre li a insegnarci come crederci, come mettersi in gioco sempre.
Alex sei il motivo di superamento di migliaia di persone con handicap e senza (come me), che vedono in te la reazione e lo stimolo ad andare avanti sempre e comunque. Tenacità e forza.
Un vero esempio da seguire, un eroe dei nostri tempi

E come hai detto tu, qualche anno fa, ai ragazzi in una scuola romana «È possibile che se il fulmine m'è arrivato tra capo e collo una volta mi colpisca nuovamente, ma rimanere a casa per evitare e scongiurare quest'ipotesi significherebbe smettere di vivere, quindi no, io la vita me la prendo...»
Alessandro Zanardi
è nato a Bologna il 23 ottobre 1966 da Dino, idraulico, e Anna, sarta.
Da bambino si trasferì con la famiglia a Castel Maggiore, a pochi chilometri dal capoluogo emiliano: qui sviluppò la passione per i motori, appassionandosi alla Formula 1. Dopo aver mosso i primi passi sui kart, vincendo 3 Campionati Italiani e il titolo europeo, approda prima in Formula 3 e poi in Formula 3000. Dal 1991 al 1994 corre in Formula Uno con Jordan, Minardi e Lotus. Nel 1996 si trasferisce negli Stati Uniti per correre in Formula Cart, dove vince il titolo per due volte consecutive, nel 1997 e 1998. Dopo un'altra breve parentesi in Formula Uno con la Williams, nel 2001 torna alla Cart negli USA e il 15 settembre 2001, durante una gara del campionato Champ Car al Lausitzring, in Germania, Zanardi perde improvvisamente il controllo della vettura, che viene centrata dal pilota Alex Tagliani; l'incidente gli costa l'amputazione di entrambi gli arti inferiori. Dopo 16 operazioni chirurgiche e 7 arresti cardiaci, Zanardi riesce a sopravvivere e il grave infortunio non gli impedisce di proseguire la sua carriera, nel 2005 torna al successo in una gara del Mondiale Turismo (WTCC) e nello stesso anno si aggiudica il Campionato italiano Superturismo.
Apprezzato sia come atleta sia come persona per l'atteggiamento positivo verso la vita e le sue avversità, dopo l'incidente del Lausitzring Zanardi ha cominciato a partecipare a varie manifestazioni per atleti disabili e, parallelamente all'impegno automobilistico, ha intrapreso una nuova carriera sportiva nel paraciclismo dove corre in handbike nelle categorie H4 e successivamente H5.
Ha preso parte alla sua prima gara partecipando alla maratona di New York nel 2007, in cui ha colto un sorprendente 4º posto. Il 19 giugno 2010, ai campionati italiani di ciclismo su strada di Treviso, ha conquistato la maglia tricolore. Ai campionati mondiali del 2011 a Roskilde, in Danimarca, ha vinto la medaglia d'argento nella prova a cronometro, e ha ottenuto un 5º posto nella prova in linea. Il 6 novembre 2011 ha vinto la maratona newyorkese, stabilendo nell'occasione anche il nuovo record della categoria handbike Il 18 marzo 2012 ha vinto la maratona di Roma, timbrando anche stavolta il record del percorso.
Nell'estate del 2012 si presenta al via dei XIV Giochi paralimpici estivi di Londra, con ambizioni di medaglia sia a cronometro sia su strada. Il 5 settembre conquista l'oro nella gara contro il tempo svoltasi sul circuito di Brands Hatch. Nella stessa pista, il 7 settembre ottiene il suo secondo titolo paralimpico, stavolta nella prova su strada. Il giorno dopo riesce a ottenere la sua terza medaglia, questa volta d'argento, nella staffetta a squadre mista H1-4, assieme a Francesca Fenocchio e Vittorio Podestà. Al termine della Paralimpiade, viene scelto come portabandiera azzurro per la cerimonia di chiusura dei Giochi. Il 4 ottobre seguente, in virtù dei risultati conseguiti a Londra, viene eletto "Atleta del mese" da un sondaggio online del Comitato Paralimpico Internazionale.
L'anno successivo, Zanardi si conferma ai massimi livelli della sua categoria. In Canada, nello spazio di pochi giorni, dapprima vince la Coppa del mondo, e ai successivi campionati mondiali su strada di Baie-Comeau inanella tre medaglie d'oro, confermandosi dopo la Paralimpiade nelle prove a cronometro e su strada, e trionfando stavolta anche nella staffetta mista assieme a Vittorio Podestà e Luca Mazzone. L'anno successivo ai mondiali statunitensi di Greenville, Zanardi trionfa nuovamente nella cronometro e nella staffetta, mentre nella gara in linea conquista la medaglia d'argento alle spalle del sudafricano Ernst Van Dyk. Nel 2015, ai campionati mondiali su strada di Nottwil in Svizzera, si ripete aggiudicandosi i due titoli della categoria H5, a cronometro e in linea, e la staffetta mista in terzetto con Vittorio Podestà e Luca Mazzone.
Nel 2016 vince prove in coppa del mondo Prova in linea H5 e nei XV pochi paralimpici estivi di Rio de Janeiro, conquista 2 medaglie d'oro nella Prova in linea H5 e nella Staffetta Mista.
Nel 2017, 2018 e 2019 vince nuovamente prove in coppa del mondo e si ripete ai campionati mondiali e vince di seguito 2 ironman e fa anche per entrami il record del mondo .

È protagonista di numerose iniziative benefiche ed è tra i fondatori dell'associazione "Bimbingamba", che si occupa di realizzare protesi per i bambini di tutto il mondo che hanno subito amputazioni e che non possono usufruire dell'assistenza sanitaria. Dal 2012 è anche conduttore televisivo della trasmissione "Sfide", in onda su Raitre. Alex vive a Noventa Padovana (PD), è sposato con Daniela ed è padre di Niccolò.
Il 19 giugno 2020, durante una staffetta di beneficenza in handbike, rimane coinvolto in un incidente sulla Statale 146 a Pienza, in Toscana, perdendo il controllo del mezzo e scontrandosi con un camion; sottoposto a un intervento neurochirurgico e maxillo-facciale al policlinico le Scotte di Siena, rimane in gravi condizioni in terapia intensiva e con prognosi riservata. Dopo circa un mese di coma farmacologico e ulteriori tre operazioni, a fine luglio viene trasferito dapprima in un centro specializzato di Lecco e, a seguito di alcune complicazioni, in terapia intensiva all'Ospedale San Raffaele di Milano. A novembre dello stesso anno, avendo raggiunto una «condizione fisica e neurologica di generale stabilità», viene trasferito all'Azienda ospedaliera di Padova: qui nel gennaio 2021 riacquista la coscienza.
Ed è di questi giorni il suo ritorno a casa, ancora parla con difficoltà, ma sta allenando le sue braccia, per recuperare la forza, dice la moglie.
Certo è che quest'uomo non finisce mai di stupire, come dice mia nipote "un angelo inviato a far capire al mondo che con si deve, mai, arrendersi" ... grazie Alex.
Djàvlon